Il Vin Brulè, un rimedio contro il freddo
Oggi parliamo di una delle ricette della tradizione veronese: il Vin Brulè.
Tra i simboli del periodo invernale, questa bevanda si unisce perfettamente all’atmosfera natalizia e rappresenta un gustoso rimedio contro il freddo.
Dalle origini antichissime, il vin brulè – di cui si narra anche nel De re coquinaria, un antico ricettario scritto da Marco Gavio Apicio – veniva preparato dagli antichi Romani inizialmente mischiato col miele ed altre spezie (come il pepe e lo zafferano) e servito – a fine pasto – per aiutare la digestione.
Nel Medioevo, invece, veniva chiamato “Ipocras”, ricco – secondo la leggenda – di proprietà curative.
In Francia, tra l’800 e il 900, era meglio noto come “il vino dei poeti di strada”, poiché fungeva da fonte di ispirazione per i loro spettacoli teatrali tra le vie di Parigi.
Nelle campagne veronesi, per scaldarsi dopo intere giornate passate al freddo, i contadini erano soliti rientrare nelle proprie case e preparare il vin brulè, bevendolo caldo vicino al tepore dei caminetti.
Ma come si prepara il vin brulè?
Quello che ci serve è:
• 1 litro di vino rosso
• 150 g. di zucchero
• 12 chiodi di garofano
• 1 stecca di cannella
• 1 limone
Pronti tutti gli ingredienti, versiamo il nostro vino rosso in una pentola e lo scaldiamo sul fuoco senza farlo bollire.
Adesso è il momento di aggiungere i chiodi di garofano, la cannella e le scorze di limone tagliate in fettine sottili.
A fuoco ancora basso, mettiamo – a poco a poco – dello zucchero, mescolandolo in modo che si sciolga bene.
Dopo aver fatto bollire il nostro composto per 10 minuti, filtriamolo con un colino e potremo – finalmente – servire il nostro vino fumante!
Se vi trovate a Verona, potrete sicuramente trovare questa deliziosa bevanda tra i banchetti dei Mercatini di Natale, uno degli eventi in corso nella nostra splendida città.